Ieri sono intervenuta all’ iniziativa realizzata dalla Fondazione Circolo Rosselli su “Socialismo, laburismo, socialismo liberale. A 130 anni dalla nascita del Psi”.Ci sono tre temi dell’eredità socialista che possono essere di ispirazione per l’azione di tutte le forze progressiste: la visione politica, l’europeismo e la difesa della democrazia, oggi più che mai attuale.
Come progressisti europei dobbiamo governare i cambiamenti, abbracciarli e promuoverli, quando sono lo strumento di maggiore giustizia sociale e avversarli quando ridisegnano catene di asservimento e povertà.
Sul piano lavorativo, serve oggi declinare le opportunità per imprese e persone create dal digitale, tutelando i diritti ma garantendo competitività e innovazione. Anzi, abbiamo l’occasione per ripensare i diritti stessi, ammodernandoli e sviluppandoli.
La visione e la progettualità del futuro va letta dentro la cornice europea. Non un europeismo di facciata, ma una scelta radicata nei valori e nell’agire. Oggi quella visione di Europa è la visione di tutti i progressisti italiani. E il fatto che la Commissione Europea abbia avuto negli ultimi 20 anni maggioranze conservatrici, ci indica la sfida: dare all’UE una guida democratica e socialista europea, in grado di affrontare le grandi emergenze sociali di questi anni coniugandole alla necessità di riconvertire in senso sostenibile le nostre economie. Unire diritti e sviluppo, benessere e competitività, senza paure e disuguaglianze.
In ultima analisi, si tratta di difendere, in questi anni complessi, il nostro modello democratico. La sfida è anche oggi tenere insieme diritti civili e sociali. Per farlo, non basterà solo la previsione formale di nuovi diritti, ma soprattutto, sul piano sostanziale, una nuova governance economica che, partendo dalla recente proposta di revisione del Patto di Stabilità e Crescita, sappia ispirarsi ai principi intergenerazionali e solidali di Next Generation EU per riuscire finalmente a mettere il giusto accento anche sulla parola crescita e sul valore etico nonché economico della coesione sociale. Un nuovo umanesimo oggi è doveroso è possibile.
Essmoi – Fondazione Giuseppe Emanuele e Vera Modigliani
Fondazione Giacomo Matteotti – Onlus
Fondazione Circolo Rosselli (Spazio QCR)