I PUNTI CARDINE
DELLA MIA POLITICA

La mia missione? Mettere al servizio del Paese la mia professionalità e l'esperienza acquisita sui territori per portare più Europa in Italia e più Italia in Europa in una cornice internazionale e progressista.

Siamo di fronte a sfide epocali: le migrazioni di massa, il cambiamento climatico, la globalizzazione economica – con un divario sociale crescente tra i più ricchi e i più poveri. Dinanzi a queste sfide, c’è chi vorrebbe rimettere indietro le lancette della Storia e rinchiudersi in confini apparentemente più rassicuranti. Dobbiamo invece preparare un futuro diverso per un’Europa dal volto umano, sociale, più coesa e solidale, che valorizzi la sua storia, la sua cultura e i suoi valori e che non lasci indietro nessuno. Un’Europa faro dei diritti umani e delle pari opportunità, un’Europa che riparta dai territori – che metta i cittadini al centro come soggetti attivi e non passivi – un’Europa alla cui costruzione partecipino tutti, che faccia delle diversità che la compongono la sua grande ricchezza.

SOSTENIBILITÀ

Ambientale, economica, sociale e di genere.

“Lavoriamo per la sostenibilità ambientale, economica, sociale e di genere che non lasci indietro nessuno.”

Il futuro dell’Europa dipende dalla buona salute del pianeta. Affinché i paesi dell’UE portino a termine le strategie UE del Green Deal europeo con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, serve una risposta comunitaria e un approccio olistico e intersettoriale. La transizione verde è già in atto. Ora è necessario accelerarla, mantenendo e incentivando posti di lavoro di qualità in Europa e favorendo politiche industriali comunitarie che ci rendano competitivi a livello globale. Non c’è futuro senza riconoscere le interconnessioni tra ecologia, società ed economia.

TWIN TRANSITION

La chiave di volta europea per un futuro sostenibile

“Non è il momento di confrontarci solo con le nostre paure, dobbiamo confrontarci anche e specialmente con le nostre speranze e i nostri sogni.”

Il passaggio dall’attuale economia lineare all’economia circolare e una lotta efficace al cambiamento climatico richiedono un vasto processo di decarbonizzazione. Per salvaguardare la competitività delle imprese è altrettanto necessario un processo di digitalizzazione in tutti i settori. Questa doppia transizione, ecologica e digitale, toccherà ogni componente dell’economia, della società e dell’industria utilizzando tecnologie, prodotti, servizi, mercati e modelli di business del tutto nuovi. Questi a loro volta richiedono profili professionali, competenze e percorsi formativi adeguati. L’internet delle cose e l’intelligenza artificiale, ad esempio, stanno ridisegnando il nostro mondo e pongono anche alcune sfide etiche senza precedenti. Abbiamo bisogno di un umanesimo digitale che metta al centro le persone e le comunità.

La doppia transizione è una rivoluzione che riguarda tutti, per questo ognuno di noi ha il compito di contribuire a realizzarla, a tutela della nostra salute, del nostro pianeta, della nostra società e della nostra economia.

PERSONE

Uguaglianza sociale e di genere, solidarietà intergenerazionale

“Teniamoci per mano, tendiamo la mano a chi ha bisogno. Non facciamo vincere l'indifferenza, il disprezzo, l'individualismo.”

Unire diritti e sviluppo, benessere e competitività, eliminare le disuguaglianze, promuovere la parità di genere: difendere il nostro modello democratico significa proteggere i diritti civili e sociali mettendo il giusto accento sul valore etico della coesione sociale perché un nuovo umanesimo oggi è doveroso e possibile.

In questi ultimi anni la forbice della distribuzione delle ricchezze si è allargata in modo drammatico. Dobbiamo impegnarci affinché non si lasci indietro nessuno, lavoratori, ceti più deboli – persone attualmente escluse dal mercato, pensionati sotto la soglia di povertà – migranti, minoranze. Serve una politica migratoria più umana e pragmatica, che dia una risposta strutturale e non emergenziale, che sia in grado di gestire i flussi e che dia un futuro degno alle persone costrette a lasciare le proprie terre.

Sono un’appassionata sostenitrice dei diritti delle donne e della parità di genere: per il mio impegno ho ricevuto diversi premi, tra cui l’International Standout Woman Award 2018, il premio Lydia Cottone e il premio Pavoncella 2019 per la leadership e la creatività femminile. Sono membro del comitato scientifico de “Le Contemporanee” e ho promosso varie iniziative come il progetto “100 donne contro gli stereotipi” con la Fondazione Bracco e le giornaliste di GiULia. Il mio obiettivo è quello di ridurre il divario di genere nelle opportunità di crescita occupazionale, nei livelli salariali e nel ruolo all’interno delle imprese. Non c’è crescita economica senza l’inclusione delle donne.

Negli anni universitari mi sono impegnata nel volontariato, come presidente della FUCI di Firenze e animatrice dell’Opera per la gioventù Giorgio La Pira. Sono profondamente convinta che favorire la partecipazione dei giovani ai processi decisionali europei sia cruciale per il nostro futuro. È compito nostro accompagnarli e sostenere il loro impegno e la loro passione per disegnare l’Europa del terzo millennio, che metta al centro del suo progetto la persona umana, che sia accogliente, equa e solidale soprattutto con i giovani protagonisti del cambiamento